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Baratto e scambio con il festival del riuso

Sabato 06 Settembre 2014
Alessandro Giuliani

Festival del riuso e del barattoQuando ero molto più giovane, collezionavo le figurine dei Calciatori Panini: ogni occasione era buona per scambiare, con gli amici, le figurine mancanti, in modo da completare l'album il più velocemente possibile.

Nella mia memoria lo scambio di figurine è stato la mia prima forma di baratto organizzato. Osservando il tempo attuale, il baratto è diventato una nuova tendenza.

Esistono siti specializzati che fanno del baratto il loro core, come zerorelativo.it o coseinutili.it, ci sono gruppi e community su Facebook che barattano moltissime cose e sono solitamente ben radicati a livello locale, si organizzano sempre più spesso degli eventi (swap party), spesso monotematici, con amici e conoscenti del proprio giro.



Dietro al gesto di scambiare qualcosa che non si usa più c'è un forte valore di eco-sostenibilità, che viene attuato ridando vita ad un oggetto, c'è la voglia di una società meno consumistica perchè si limitando gli sprechi e c'è un forte messaggio ludico quasi come se la crisi economica avesse fatto riscoprire a molte persone la voglia di stare insieme e divertirsi in modo più posato, senza gli sfarzi e lo stridore assordante che ha caratterizzato i decenni passati. E c'è soprattutto la voglia di acquisire cose "nuove" senza spendere soldi.

In pratica l'esplosione del trend del baratto riflette i nostri tempi ed è un po' lo specchio dei nostri sentimenti.

Ogni volta che un oggetto passa di mano viene spesso accompagnato da una storia, che determina il valore dell'oggetto stesso, magari non dal punto di vista economico, quanto da quello affettivo. Probabilmente le persone che vivono il mondo di oggi gradiscono sempre di più le storie, ma non quelle raccontate in un film, bensì quelle vere, vissute raccontate direttamente dalle persone e trasmesse attraverso gli oggetti.

Del baratto mi piace molto pensare al messaggio particolarmente educativo, che si porta dietro: un oggetto, per essere utile, non deve essere necessariamente nuovo.

Ecco perchè un evento al quale tengo particolarmente è il Festival del Riuso, organizzato dalla mia azienda, in sinergia con Rete ONU, la rete nazionale degli operatori dell'usato. E' un evento completamente gratuito dove a fronte della consegna di un bene che non si usa, un operatore professionale lo valuta, assegnando dei gettoni che possono essere utilizzati per acquisire un altro oggetto.

La prossima edizione dell'evento sarà in centro a Pisa e durerà addirittura 3 giorni. Dal 19 al 21 settembre 2014, in concomitanza con Eco City Expo, migliaia di persone daranno vita ad uno dei più grandi swap party mai organizzati in Toscana.

Come può la pratica del baratto inserirsi in un contesto economico e sul quale basare su un modello di business? Come si possono garantire, con il baratto, nuovi posti di lavoro? Il baratto non ostacola le aziende che si basano su scambi economici di merce nuova? Sono domande che mi fanno spesso e molti operatori dell'usato aggiungono che il baratto ostacola molto le attività che si basano sulla compravendita dell'usato e i mercatini che offrono al privato un servizio di esposizione, in cambio di una provvigione sul venduto.

I tempi trascorsi sono stati così consumistici che non ci si è preoccupati minimamente di come smaltire un qualsiasi prodotto, preferendo rimandare il problema alle future generazioni, secondo il principio che "ogni oggetto andava creato con l'obiettivo di divenire un rifiuto nel più breve tempo possibile". Siamo stati così miopi da pensare che questo fosse il modello vincente di sviluppo.

Oggi ci stiamo ponendo le tematiche ambientali sulla questione dei rifiuti e si affermerà ben presto il concetto "chi inquina paga", attraverso il quale i produttori di oggetti usa e getta dovranno sostenere anche il costo del loro smaltimento, una volta esaurito l'utilizzo.

Ritorneremo a beni durevoli di qualità? Probabilmente si.

Il baratto è un ottimo sistema per indirizzare le persone ad un utilizzo consapevole delle proprie risorse, anche economiche. Alcuni imprenditori stanno tentando di rendere redditizie delle imprese basate sul baratto e sullo scambio, attraverso i così detti swap shop, come l'Armadio Verde.

Di sicuro questa consapevolezza e questo moderna filosofia di vita di rapida diffusione, rappresenta una grande opportunità anche per gli operatori dell'usato che, attraverso la professionalità, la conoscenza dei prodotti e del mercato e i servizi, possono oggi affermarsi in un mercato che per molti aspetti è ancora embrionale e sicuramente in crescita.




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