Bdiblogger: reportage di un'interessante giornata formativa
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Bdiblogger: il reportage di una bella giornata formativa

Domenica 16 Novembre 2014
Alessandro Giuliani

BdiBlogger BolzanoBdiblogger ha messo in pista la lungimirante idea di mettere le basi per costruire un ponte tra aziende e blogger, fotografando un momento storico dove aziende e blogger parlano lingue diverse e non si capiscono.

Cosa questo centri con la mia attività, focalizzata sulla second hand economy e suoi negozi dell'usato, è chiaro per chi mi conosce e per chi mi aiutato, nel tempo, a modellare un piano di sviluppo basato sull'uso strategico di un blog e sugli strumenti di comunicazione online.

Ma andiamo con ordine.

Stavo descrivendo questa Torre di Babele dove le aziende sono confuse e non riescono a distinguere gli effetti della crisi, rispetto al cambiamento dei mercati in atto mentre i blogger sono incastrati in una trappola che li porta ad etichettare il marketing tradizionale, come preistorico e anacronistico. 



A Patrizia Balzamà e Luana di Maio va il merito di aver saputo organizzare un evento equilibrato e ben strutturato, spiegato in questa ottima intervista a Patrizia. BdiBlogger si è svolto ieri, 15 novembre 2014, a Bolzano, nella sala St. Pauls dell’Hotel Four Points Sheraton di Bolzano.

Oltre agli autorevoli relatori che hanno partecipato e ai veri protagonisti dell'evento - i blogger e le aziende - l'evento è stato condito da uno seguitissimo workshop, moderato dalla brava Flavia Rubino che ha saputo tirare le fila di un dibattito che non ha risparmiato critiche al vetriolo reciproche, nei confronti di blogger e aziende.

La maratona di 11 interessantissime ore è partita, alle 9 in punto, con perfetta puntualità altoatesina, con un luminoso ed illuminante intervento di Sebastiano Zanolli che ha fuso le motivazioni del suo scrivere online, con uno spaccato di valori e di mercato. Realizzare un intento creando un personale perimetro di coerenza è sicuramente un interessante punto di vista che fonda le sue radici sui principi del personal branding, uno dei trend di cui Sebastiano è sicuramente maestro nazionale. Massimo dei voti e lode per l'intervento di un professionista che oramai seguo da qualche anno e per il quale nutro una stima sincera e che considero un'importante fonte di ispirazione per me e per la mia azienda.

Prendere il palco dopo di lui è stato sicuramente impegnativo. Quello che volevo raccontare era però perfettamente aderente al mio stile e alla mia personalità.

Ho focalizzato il momento in cui la mia azienda ha iniziato il suo percorso di crescita che è coinciso con la strategia di aprire un blog personale - tecnicamente un CEO blog - dove ho iniziato a organizzare e condividere, con coraggio, tutte le informazioni sul mercato dell'usato, in uno scenario dove le informazioni erano poche, frammentate e in possesso di (pochi) player che le custodivano gelosamente. Ho anatomizzato il mio blog (qui trovi le slide), proponendo delle domande che tutti i blogger dovrebbero farsi, proseguendo con utili e specifici consigli e concludendo con una piccola rassegna di strumenti che utilizzo per il mio lavoro.

Ho infine sottolineato come aziende e blogger dovrebbero prima di tutto investire in formazione per darsi delle competenze. Perchè se un'azienda ha la responsabilità di conoscere e capire il mercato online e investire per quel tipo di competenze, un blogger è prima di tutto un imprenditore e, proprio per questo, l'attività di blogging non può prescindere da competenze importanti come il marketing tradizionale, la negoziazione, le vendite e la leadership.

Riccardo Esposito è quindi entrato nello specifico del singolo post, proponendo delle regole per scrivere dei contenuti davvero efficaci, che permettono ad un blogger di migliorare coinvolgimento e visibilità, focalizzando sull'utilità di ogni singolo post quale filo conduttore di contenuti di qualità. Riccardo è un grande professionista e mi permetto di consigliare a tutti il suo ultimo libro.

Lorenzo Viscanti è salito sul palco partendo dalla prospettiva, purtroppo reale, di attendersi visibilità zero per i post delle pagine aziendali su Facebook. D'altronde se per una qualsiasi pubblicità le aziende pagano, è logico attendersi la stessa cosa per un media che offre infinite e uniche possibilità di profilazione. La possibilità di scegliere il target del proprio post basandosi sugli interessi degli utenti permette quella tematicità e quell'efficacia che i media tradizionali non hanno mai potuto offrire. Ha inoltre reso consapevoli i partecipanti sulle incredibili potenzialità delle app, in particolar modo quelle ludiche, che stanno riscrivendo molte regole sulla fruizione snackizzata dei contenuti.

Simone Purtroppo Magnani con la sua ironia spesso graffiante che si può ritrovare sul blog spinoza.it del quale è co-autore, ha portato il suo punto di vista e ha proposto semplici esercizi per migliorare la percezione del proprio stile. Ovviamente, fare in modo che "l'ronia possa permeare la nostra comunicazione", non è da tutti. Lui lo fa benissimo e... "potrebbe andare anche peggio, potremmo essere disoccupati in un paese brutto come il Belgio!".

Giusy Barbato ha impostato il suo spumeggiante intervento sul corporate blogging, portando dati e statistiche, sottolineando i vantaggi dell'inbound marketing e definendo la relazione tra sito e blog aziendale come il salotto sta alla propria casa. Giusy ha bollato quali pratiche inutili, per un'azienda, quella di essere presente nei social senza avere un sito, definendo le priorità, prima tra tutte quella di umanizzare il proprio brand, attraverso un corporate blog.

Infine Flavia Rubino ha portato la sua esperienza di marketing della conversazione e sull'importanza per un'azienda di coinvolgere i blogger attraverso costanti attività di PR, abbandondando i classici comunicati stampa, spesso anonimi e poco tematici rispetto alla specializzazione del blogger che li riceve. Degno di nota il consiglio di un libro: Come fare marketing rimanendo brave persone di Giuseppe Morici.

La coda dell'evento è stata rappresentata dall'interessantissimo workshop tra aziende e blogger dove ci si è reso conto di quanto siano lontani il mondo aziendale rispetto a quello dei blogger.

E' necessario cogliere l'opportunità insita nella formazione e condividerla tra questi due mondi, molto diversi tra loro ma accomunati da un'importante caratteristica: il mondo di oggi vuole che un blogger sia, prima di tutto, un imprenditore.

Nel momento in cui il blogger inizierà lavorerà per migliorare sè stesso in termini imprenditoriali, sarà senz'altro pronto per cambiare il mondo.




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