Il perchè di un evento come Usato Camp
Apri
Guida
Mercato
Cresci
Diario
Cerca
CHIUDI

Il perchè di un evento come Usato Camp

Domenica 22 Febbraio 2015
Alessandro Giuliani

Usato CampSu un gruppo Facebook, più di un anno fa, fu lanciata l'idea di un evento specifico per il settore e la cosa venne accolta dai più, con grande entusiasmo.

L'evento fu addirittura battezzato e dopo alcuni rapidi ragionamenti fu scelto il nome di Usato Camp.

Oltre ad una rara occasione per conoscersi personalmente, uscendo quindi dal mondo digitale per impreziosire così la propria esperienza attraverso il confronto con i colleghi, Usato Camp rappresenta il modo più efficace per accendere i riflettori sul mondo dell'usato: quello fatto di imprenditori che si mettono in gioco, con entusiasmo, con i propri soldi e con passione, per realizzare un progetto di vita.



Un entusiasmo, tipico di chi inizia un nuovo percorso e di chi nel proprio lavoro ci mette il cuore, che si scontra però quotidianamente con una burocrazia che sembra creata ad arte per remare contro, in un mercato che pullula di soggetti che, a buon titolo o meno, non pagano un euro di tasse.

La questione è resa ancora più critica dal fatto che l'operatore professionale dell'usato non è in alcun modo riconosciuto dall'ordinamento attuale, nonostante Europa ed Italia abbiano sottolineato più volte e in svariate normative, l'importanza della prevenzione dei rifiuti. Ed è proprio questo mancato riconoscimento che genera le maggiori difficoltà in quanto la nostra attività viene interpretata in maniera differente, in funzione dell'amministrazione, e a volte addirittura della persona con la quale si dialoga.

Rete Onu, che ha deciso di patrocinare l'evento, lavora incessantemente, da molti anni, su queste tematiche. E' indispensabile riconoscerle il merito di aver unito le diverse anime del variegato mondo dell'usato, di aver saputo elaborare una proposta legislativa condivisa tra i vari comparti e di essere oggi presente ai vari tavoli negoziali con i rappresentanti di chi poi le leggi le fa e le vota.

Oggi è però necessario l'impegno di tutti per accelerare questo processo di profonda trasformazione del settore. In questo momento storico sembra che la politica abbia deciso di iniziare un iter di riforme per il nostro settore mai affrontate prima. La questione della prevenzione dei rifiuti sta assumendo un'importanza sempre maggiore, con svariate ipotesi di intervento, anche economico, sia a livello europeo che nazionale. Ritengo che puntare i riflettori sul nostro modo di interpretare l'usato sia indispensabile, proprio alla luce di questi importanti segnali.

Il nostro è un modo di vivere l'usato che parte dalla necessità di far quadrare i conti in seno ad un'azienda, visto che gli operatori professionali dell'usato sono prima di tutto imprenditori che hanno un'estrema necessità di chiarezza legislativa e ai quali è contemporaneamente necessario riconoscere il consistente risparmio ambientale generato dalle loro attività.

Se la prevenzione dei rifiuti è il primo anello del ciclo integrato dei rifiuti (prevenzione, preparazione al riutilizzo, riciclo, recupero, smaltimento) perché al servizio di raccolta differenziata viene applicata un'Iva del 10% contro quella del 22% applicata per i servizi legati al riutilizzo di un prodotto usato?

Se la vendita di un oggetto usato previene un rifiuto in quanto distrae un bene, potenziale rifiuto, dalla discarica, perchè il locale dove viene esercitata questa attività deve sostenere una TARI pari ad un negozio commerciale?

Perchè un'operatore dell'usato, equiparato fiscalmente ad un procacciatore d'affari deve presentare uno studio di settore con criticità di congruità e di coerenza? Non sarebbe più opportuno istituire un codice ATECOFIN più adeguato?

Queste sono solo alcune delle domande che attendono una risposta da molto tempo e accedere i riflettori sul nostro settore significa anche evidenziare la necessità che la politica risponda e soprattutto che il legislatore agisca.

Ecco che un evento come Usato Camp, pensato specificatamente per il nostro settore può rappresentare un'importante svolta. Usato Camp ha degli obiettivi molto ambiziosi che necessitano di un grande impegno e io questo impegno me lo sono voluto prendere.

Ho messo in piedi una squadra (avrò modo di ringraziare pubblicamente tutti i componenti in uno specifico contenuto) che possa dare il massimo per il successo dell'evento. Successo che partirà da una sala piena di operatori professionali dell'usato, di giornalisti e di politici, che si concretizzi con una visibilità del settore e che porti a normare, in modo equilibrato, questo settore.

Usato Camp è un evento importante, il primo di questo tenore, mai organizzato in Italia per gli operatori che operano in conto terzi.

E' una grande occasione per il settore ed è indispensabile che anche tu, che stai leggendo queste righe, sia presente.

Lo capisco, ti chiedo uno sforzo notevole: quello di lasciar perdere le logiche di concorrenza e di mercato, chiudere il tuo negozio per un giorno, spedere dei soldi per venire a Roma, ed essere presente, con i tuoi colleghi, per chiedere qualcosa di importante.

Però ci conto, ci vediamo a Roma il 23 marzo!

Trovi tutte le informazioni per partecipare sul sito Usato Camp.

 



Imprenditori dell'usato

Per approfondire questa tematica puoi iscriverti al gruppo Facebook Imprenditori dell'usato. La tua partecipazione è gradita e l'iscrizione è gratuita.

Imprenditori dell'usato

Altri contenuti che potrebbero interessarti

Usato Camp: una giornata immensa
Martedì 24 Marzo 2015
Il primo corso professionalizzante per il mondo dell'usato
Domenica 25 Ottobre 2015
#professionistidelriuso: la prima settimana
Domenica 15 Novembre 2015

I commenti