Bruno Vespa: "ridotto ad aprire un mercatino dell'usato"
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Bruno Vespa: "ridotto ad aprire un mercatino dell'usato"

Martedì 09 Aprile 2013

Dopo aver sentito l’intervento di Bruno Vespa alla nota trasmissione Porta a Porta, ieri, un minimo di fastidio è venuto a me e a molti colleghi del settore.

Al di là delle semplici battute che ne possono nascere, ho trovato offensivo e senza alcun senso definire il povero Francesco Tropeano “ridotto ad aprire un mercatino.

Il panorama attuale porta a cercare nuove strade per sostenersi e quella dell’usato è allettante. Ma sia chiaro, aprire un mercatino non è da tutti.

La selezione che operiamo, con i negozi MercatopoliBaby Bazar, è segno di una volontà di ricercare persone motivate e predisposte a lavorare in questi contesti, che abbiano una marcia in più per farli andar bene.



Per aprire un negozio dell’usato non basta essere bravi nel rapporto con il pubblico e tantomeno aver fatto i commessi (con tutto il rispetto per la categoria) può dare le basi adeguate. Forse chi parla del mercato del recommerce in TV non ha ben presente cosa comporti gestire un’attività in questo settore, partendo dalle basi e arrivando alle possibilità di sviluppo che, come network, anche noi, in primis, offriamo.

Rendersi responsabili di gestire i clienti che vengono a vendere i loro oggetti non è facile e, in un momento come quello attuale, ancora meno. Un tempo chi portava gli oggetti lo faceva per svuotare cantine o mansarde. Oggi si porta anche quello di cui non ci si sarebbe mai liberati, se pur inutile. Si portano i ricordi, i cimeli di famiglia, le cose a cui si è affezionati. Valutare i sentimenti non è da tutti. Chi si confronta con i venditori crea una sorta di rapporto empatico, educa alla valutazione degli oggetti e cerca di non sminuire le aspettative del cliente con operazioni attente e forme di comunicazione precise.

Serve capacità comunicativa, predisposizione al cliente, ascolto, conoscenza del mercato, delle tendenze e della zona in cui si opera. Poi c’è il rapporto con il cliente. Un punto vendita Mercatopoli o Baby Bazar è un negozio evoluto, dove le merci hanno buon risalto, vengono valorizzate attraverso esposizioni accorte, luoghi luminosi e puliti. Si cerca di creare situazioni e ambientazioni che invoglino all’acquisto. Servono predisposizione al rapporto con il cliente, conoscenza delle dinamiche di mercato, gentilezza, ascolto, cortesia, sensibilità al visual merchandising.

E poi c'è internet, un canale fondamentale per il mondo dell’usato per offrire una vetrina che tempo fa non era nemmeno ipotizzabile poter realizzare. Avere un sito e tenerlo aggiornato aiuta a crescere e farsi conoscere e apprezzare. Servono capacità comunicative, di scrittura, predisposizione alle nuove forme di relazione online. Si imparano i rudimenti della SEO, ad aggiornare il portale, a scegliere le immagini, a creare video e slideshow. Ci si forma sulla conoscenza delle statistiche, dell’andamento delle visite, si viene invitati a sfruttare gli strumenti di visibilità per l'usato online come le campagne Adwords di Google e i banner.

Ci sono poi i social network e Facebook è il canale preferenziale di comunicazione per un mercatino dell’usato. Si creano relazioni, si conversa con i propri clienti principalmente per fidelizzarli. Si imparano a usare gli strumenti di comunicazione e le possibilità pubblicitarie che il mezzo offre. Si cresce comprendendo che le dinamiche commerciali sono diverse da quelle personali, che i clienti apprezzano un determinato tipo di approccio rispetto a un altro.

Infine, e non ultimo, in particolare nei nostri punti vendita, si creano gli eventi. I negozi Mercatopoli e Baby Bazar diventano spesso punti di aggregazione per appassionati e curiosi in cui è possibile fare laboratori, partecipare a corsi, sviluppare capacità e possibilità che rendano vivo il negozio, al di là del semplice momento dell’acquisto.

Questo, e molto altro, per diffondere la conoscenza del riuso, sensibilizzare a un consumo più consapevole e alla riduzione degli sprechi. Aprire un mercatino dell'usato rende imprenditori di se stessi, generando quelle attività che, con il supporto del network, rendono vincente il lavoro dell’operatore dell’usato.

Se alla base ci sono competenze di comunicazione e formazione, anche a livello universitario, crediamo davvero che non trovino in un mercatino la giusta soddisfazione? Crediamo davvero che non diano una spinta in più? Ecco, in sostanza questo vuol dire “ridursi ad aprire un mercatino”, che credo, di riduttivo, vista così, abbia ben poco.

Molto probabilmente un giornalista, sebbene del calibro di Bruno Vespa, tutte queste necessarie competenze se le sogna davvero.

Caro Francesco, ti auguro di ridurti ad aprire un mercatino al più presto. La tua storia, le esperienze e la formazione, potrebbero renderlo un'attività che oltre ad appassionarti potrà darti molte soddisfazioni.




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