Agenzia d'affari on line - Alessandro Giuliani
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Aprire un'agenzia d'affari on line

Mercoledì 16 Febbraio 2022
Alessandro Giuliani

agenzia affari onlineIl boom di internet e l'ampia diffusione dei portali di vendita di usato online portano molte persone a progettare di aprire un mercatino dell'usato e svilupparlo completamente on-line, senza un negozio fisico.

I vantaggi di sviluppare un negozio dell'usato on-line sono innegabili, in primis un sostanziale abbattimento di costi, in particolar modo il costo d'affitto di un locale commerciale.

Questa scelta può essere remunerativa per l'imprenditore?

Voglio affrontare l'argomento portando la mia esperienza e il mio punto di vista, come esperto del settore dell'usato, considerando che la mia azienda è molto focalizzata su web e informatica e mi occupo di negozi dell'usato da oltre 20 anni.



Partiamo dal fatto che un'agenzia d'affari è un'impresa esercitata ai sensi dell'art. 115 TULPS, che offre un servizio di intermediazione tra privati. La merce è quindi in conto vendita. In pratica gestire un'agenzia d'affari esclusivamente on-line, significa ottenere un mandato da parte di clienti privati a vendere oggetti personali di loro proprietà, attraverso i canali web, come ad esempio un portale proprietario dedicato, i siti di annunci (Subito, E-Bay annunci) o le piattaforme di vendita on-line (Amazon, E-Bay, Blomming).

Agenzia d'affari on-line: non serve un locale commerciale

Gestendo l'attività esclusivamente on-line non è ovviamente necessario un locale commerciale dove esporre la merce. Sarà però necessario un deposito o un magazzino dove stoccare la merce che i privati vogliono vendere. E' infatti necessario dare la possibilità al cliente privato di liberarsi subito della merce che vuole vendere, in modo da averne la disponibilità immediata nel caso di vendita. In questo magazzino si potrebbe prevedere un ufficio con le attrezzature necessarie per fotografare gli oggetti in arrivo, pubblicare gli annunci e gestire le operazioni di intermediazione.

Quale provvigione per l'agenzia d'affari on-line?

Una delle cose che andranno decise sin da subito sarà la percentuale di provvigione applicata per il servizio di intermediazione, considerando che tale provvigione è al lordo di iva, che al momento è del 22%. I negozi dell'usato tradizionalmente gestiti off-line, quindi con un negozio fisico, operano attualmente con una provvigione del 50% anche se in alcuni casi l'Iva viene addebitata all'acquirente, portando di fatto la provvigione al 54,95%. Ovviamente in caso di agenzia d'affari on-line, i minori costi di affitto e relativi al personale dipendente, potrebbero far propendere l'imprenditore verso una provvigione più bassa.

La concorrenza on line

E' assolutamente importante fare un'analisi della concorrenza on line e chiedersi per quale motivo un cliente si debba rivolgere alla mia attività, anzichè vendere direttamente le sue cose utilizzando uno dei tanti portali presenti oggi. E' infatti molto facile inserire direttamente un annuncio su Subito o su altri portali. Perché il cliente dovrà riconoscere all'imprenditore una provvigione quando può evitarla agendo autonomamente? Il mio primo pensiero potrebbe essere legato alla comodità del servizio ma è ovviamente necessaria un'analisi più approfondita.

La questione fiscale per una agenzia d'affari on-line

Se per la propria agenzia d'affari on line si volesse utilizzare il sistema che permette la fatturazione delle sole provvigioni, sarà necessario impostare un sistema che garantisca l'applicazione di un mandato con rappresentanza. In caso contrario sarà necessario fatturare l'importo totale dell'oggetto venduto, applicando il regime del margine.

Ovviamente nel caso di agenzia d'affari on line, si applicheranno, oltre alle norme previste per l'agenzia d'affari tradizionale, anche quelle per la vendita a distanza.

La questione del toccare con mano

Uno dei limiti dell'on-line è che non è possibile toccare con mano l'oggetto che si vuole acquistare che ritengo sia uno dei bisogni più importanti per un cliente acquirente che si approccia al mercato dell'usato. Chi acquista ha sempre la necessità di valutare lo stato d'uso dell'oggetto che non si può limitare alla sola visione di una o più foto.

Spesso infatti l'oggetto usato viene manipolato e in alcuni casi addirittura annusato. Va ricordato che i criteri utilizzati per l'acquisto di un oggetto usato sono sempre più approfonditi rispetto alla scelta di un corrispondente oggetto nuovo, più che altro per una questione psicologica e di fiducia.

 

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