Il programma nazionale di prevenzione dei rifiuti
Con un decreto direttoriale emanato il 7 ottobre 2013, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha adottato il Programma Nazionale di Prevenzione dei Rifiuti, incredibilmente in anticipo rispetto alla scadenza comunitaria prevista dalla direttiva 2008/98/CE.
Nel documento approvato ci sono dei passaggi molto importanti che sottolineano l'importanza che i negozi e i mercatini dell'usato hanno in questo programma di prevenzione e che ritengo possano interessare gli operatori dell'usato che seguono il mio blog.
Quanto al termine prevenzione, la Direttiva europea definisce “prevenzione” le misure adottate prima che una sostanza, un materiale o un prodotto diventino un rifiuto e che quindi sono in grado di ridurre:
a) la quantità dei rifiuti (anche attraverso il riutilizzo dei prodotti o l’estensione del loro ciclo di vita);
La distrazione di un bene usato, sottraendolo all'isola ecologica, è compito che i mercatini dell'usato eseguono ogni giorno e fa parte del loro core business. Questa è senza dubbio prevenzione.
Molto interessante un passaggio successivo.
Nell’ordinamento nazionale, il riutilizzo dei prodotti stabilisce che le Pubbliche Amministrazioni debbano promuovere iniziative dirette a favorire il riutilizzo dei prodotti.
E quindi agevolare gli operatori dell'usato, aggiungo io. Ma come? Lo dice lo stesso documento:
Fra i numerosi strumenti di natura economica, fiscale e regolamentare esistenti si ritiene urgente l’attivazione dei seguenti:
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l’implementazione, laddove i bacini di utenza e i sistemi di raccolta ne consentano una razionale applicazione, dei meccanismi di tariffazione puntuale per il conferimento dei rifiuti urbani (in funzione dei volumi o delle quantità conferite);
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l’introduzione di sistemi fiscali o di finanziamento premiali per processi produttivi ambientalmente più efficienti e a minor produzione di rifiuto;
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una revisione dei meccanismi di tassazione dei conferimenti in discarica e aumento della quota del tributo che le Regioni devono destinare alla promozione di misure di prevenzione dei rifiuti.
L'obiettivo è quello di definire la cornice della nuova tassa sui rifiuti prevista nella service tax e consentire l'applicazione di tariffe puntuali che i Comuni potranno scegliere in sostituzione della tassa ispirate al principio comunitario “chi inquina paga”.
Dovremo pertanto aspettarci una rimodulazione della tassa sui rifiuti che oggi viene calcolata sulla metratura dell'attività, spesso equiparata ad una qualsiasi attività commerciale.
Ovviamente i piedi vanno mantenuti saldamente per terra perchè sarà comunque necessario, far passare questi importanti principi, comune dopo comune, ma che sono finalmente previsti dal nostro ordinamento giuridico.
Scarica il programma di prevenzione dei rifiuti
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