Fine settimana all'insegna della formazione con l'oramai consolidato e spettacolare format ideato da Performance Strategies. I relatori, come al solito scelti tra i migliori del mondo, si sono alternati seguendo il filo della Peak Performance, ovvero la ricerca del miglioramento delle proprie prestazioni, sia in ambito sia lavorativo che della sfera personale.
Vista l'importanza di questo evento ho coinvolto anche qualche elemento del mio staff, già venerdì mi ha accompagnato Silvia Signoretti e sabato si sono aggiunti Max Carrozza e Stefania D'Elia.
Venerdì si é partiti con Emanuele Maria Sacchi, un grande professionista che avevo già avuto modo di apprezzare altre volte e che era addirittura intervenuto, due anni fa, alla convention dei punti vendita Mercatopoli e Baby Bazar. Con lui si è parlato di consequence selling e si é visto come attraverso un dialogo assertivo con il cliente, la vendita possa diventare come una naturale conseguenza di ciò che si dice, senza alcuna forzatura e in modo molto efficace. Ho particolarmente apprezzato alcuni esercizi pratici di simulazione, dove oltre a venditore e acquirente, era presente un osservatore che annotava riscontri e criticità.
Sabato mi ha particolarmente entuasiasmato il prof. Giorgio Nardone, un luminare della psicoterapia che mi ha fatto scoprire alcuni aspetti del problem solving strategico, soprattutto in merito alla modalità di approccio ad uno specifico problema. Il prof. Nardone può vantare oltre 15.000 trattati con successo tra cui molti personaggi del mondo imprenditoriale e sportivo.
Sono rimasto affascinato dall'abilità del prof. Nardone di scomporre concetti estremamente complessi, utilizzando una tecnica che non rappresenta una mera operazione di semplificazione quanto una scomposizione delle complessità. Mi ha colpito la necessitá di applicare la tecnica di eseguire un'accurata analisi dei tentativi falliti per evitare le psicotrappole generate dal nostro cervello quando si tenta di replicare ciò che ha avuto successo in un diverso contesto.
L'approccio scientifico basato sui principi di efficacia, efficenza, replicabilitá, trasmissibilitá e predizione, secondo il prof. Nardone, deve essere assolutamente rispettato durante tutte le fasi di analisi del problema. Nel concreto abbiamo potuto vedere dal vivo la preparazione "mentale" di Alessia Zecchini, record mondiale di apnea in assetto fisso (81 metri). Ho poi avuto un brivido quando la mia collega Stefania D'Elia è andata sul palco, come volontaria, per esporre un suo problema ricorrente e per ricercare una soluzione che è stata indicata dal relatore, attraverso l'introduzione di un piccolo cambiamento, nel suo stile di vita. Il prof. Nardone sostiene infatti che tanto più un cambiamento è radicale, tanto più grande sarà la resistenza al cambiamento. La tecnica è quindi quella di inserire un piccolo cambiamento che possa innescare una reazione a catena.
Domenica dedicata all'organizzazione del proprio tempo, con David Allen, che ha iniziato il suo speech dichiarando che il nostro cervello é progettato per avere idee e non per contenerle.
David Alllen, inventore del sistema Gtd (Getting Things Done) ha coinvolto la platea nell'organizzazione pratica del suo sistema il cui punto di forza è quello di liberare la mente dal pensiero di tutte le cose da fare. Un sistema nel suo complesso abbastanza semplice e che trova la sua grande efficacia nella costanza dell'applicazione.
Mi porto a casa nuovi e utilissimi concetti da applicare già da domani, consapevole della necessità di lavorare sulle proprie performance, di adottare un sistema diverso di approccio ai problemi quotidiani e di organizzazione il proprio tempo con tecniche specifiche.
Imprenditori dell'usato
Per approfondire questa tematica puoi iscriverti al gruppo Facebook Imprenditori dell'usato. La tua partecipazione è gradita e l'iscrizione è gratuita.
