Aprile 2013: il punto sulla crisi!
Apri
Guida
Mercato
Cresci
Diario
Cerca
CHIUDI

Aprile 2013: il punto sulla crisi!

Martedì 07 Maggio 2013

Prendo spunto da un'intervista che ho rilasciato ad Adnkronos, per fare il punto sulla questione crisi, in relazione al mercato dell'usato e cito un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati del registro delle imprese.

Dal 2004 al 2009 la crescita, in termini di numero di negozi, è stata del +35,1% seguita da un 2010 a +3,7%.

Nel 2011 il dato delle imprese presenti è in contrazione e segna un -3%, totalizzando  3.247 aziende. Pur non disponendo di dati ufficiali, a mio parere la contrazione rilevata nel 2011 verrà confermata anche per il 2012.



In realtà non ritengo che questa flessione nel numero di negozi operativi sia negativa: il mercato risente di un’inevitabile depurazione che segue un periodo di grande crescita.

Ho infatti riscontrato che molte persone considerano il negozio dell’usato come un’attività facile da svolgere: 

Ma gestire un negozio dell’usato non è una cosa semplice, come peraltro oggi risulta particolarmente impegnativo gestire qualsiasi tipo di attività imprenditoriale. Per aprire un negozio dell’usato non basta essere bravi nel rapporto con il pubblico. E' necessario scegliere il locale giusto, occorre passione e impegno, bisogna saper valutare le merci, ed è fondamentale una buona conoscenza del mercato. E’ indispensabile saper utilizzare bene internet e i social network, oltre ad una dimestichezza nel campo della comunicazione e del marketing. Oggi riesce solo chi punta sulla formazione e chi ci mette il cuore oltre che la competenza.

I mercatini dell'usato che non si evolvono in questa direzione, purtroppo, chiudono. Forse per colpa della crisi; forse per una spietata selezione del mercato.

Un ostacolo alle nuove aperture è certamente la difficoltà nell’accedere al credito, soprattutto da parte dei giovani. Riceviamo molte richieste di apertura e spesso ci troviamo a dialogare con banche che non guardano nemmeno più i business plan e che faticano addirittura a concedere finanziamenti garantiti da un immobile.

La mia azienda, però, presente sul mercato con due proposte (la generalista di Mercatopoli e quella dedicata all'infanzia con Baby Bazar), pur in un panorama di contrazione, è in crescita sia come numero di negozi operativi sia come fatturato. In generale i fatturati di molti negozi dell'usato- quelli meglio impostati e organizzati - stanno crescendo.

E' in atto una rivoluzione culturale - grazie alla crisi - che ha messo in discussione il modello consumistico al quale siamo abituati. Il consumismo ha sempre indotto le imprese a produrre beni, con l’obiettivo di farli diventare rifiuti nel più breve tempo possibile. Oggi questo non è più accettabile. Si vedano anche le linee guida europee che considerano il riuso come uno dei pilastri per lo sviluppo futuro dell’Unione.

In più c'è una tendenza generalizzata a risparmiare e ad acquistare solo ciò che serve, in modo molto oculato. Il riuso delle cose in buono stato diventa quindi un’opportunità di risparmio oltre che di sostenibilità.

Ci si sta allineando verso un modello mittle-europeo, dove il mercato dell’usato è assolutamente metabolizzato, sviluppato a livello locale, senza le questioni di diffidenza tipiche italiane. Nel resto d’Europa, da molto tempo, il mercato dell’usato viene visto come un’alternativa intelligente sia per vendere il proprio superfluo che per acquistare cose in ottimo stato.

Stiamo quindi assistendo, anche in Italia, ad un aumento dell’afflusso di clienti nei negozi dell’usato, soprattutto quelli più grandi e meglio organizzati, soprattutto da parte del ceto medio,  oltre che da parte dei soliti avventori radical-chic o meno abbienti.

E’ quindi necessario fornire a questi nuovi clienti un modello di mercato a loro familiare: efficace, conveniente, organizzato con caratteristiche di pulizia e di ordine, dove il cliente deve essere ultra-valorizzato in quanto, oltre ad una necessaria evoluzione psicologica, deve imparare un sistema diverso rispetto al classico acquisto in negozio. Un sistema innovativo dove colui che compra può diventare anche uno dei fornitori ufficiali del negozio.

Ad aprile 2013 Mercatopoli segna un aumento di fatturato – su base annua – del +8,38%. Baby Bazar invece segna un incremento addirittura del +21,01%. Sottolineo che questi dati vengono rilevati da un campione statistico di punti vendita con più di tre anni di vita e sono quindi depurati dai risultati ottenuti con nuove aperture o nel periodo di start-up dei negozi.

E’ quindi in crescita il network franchising dell'usato dove la casa madre può supportare gli affiliati nella formazione, nell’impostazione del negozio, nel marketing e per la sempre più indispensabile visibilità in rete. Crescita che influenza sia il numero di aperture che il fatturato.

Le difficoltà causate dalla crisi economica nuocciono principalmente ai punti vendita autonomi, oppure quelli peggio impostati, che non riescono a dotarsi di un sistema organizzato e ad investire in formazione.




Imprenditori dell'usato

Per approfondire questa tematica puoi iscriverti al gruppo Facebook Imprenditori dell'usato. La tua partecipazione è gradita e l'iscrizione è gratuita.

Imprenditori dell'usato

Altri contenuti che potrebbero interessarti

Vento di cambiamento sul mercato dell'usato
Domenica 30 Agosto 2015
Il negozio dell’usato che vorrei
Giovedì 30 Gennaio 2014
Mercatino usato: vendere senza sorprese
Domenica 15 Maggio 2011

I commenti